"I violenti spesso sono figli di papà": Tajani spiazza sugli scioperi
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“I violenti spesso sono figli di papà…”: Tajani spiazza con la sua frase in Senato

il vicepremier Antonio Tajani

Il ministro Antonio Tajani prende posizione sugli scontri durante gli scioperi: la frase sui “violenti figli di papà” fa discutere.

I violenti spesso sono figli di papà che se la prendono con i poliziotti, che sono figli del popolo“: è con questa frase che il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto con fermezza in Senato sugli episodi di violenza registrati in diverse città italiane durante le manifestazioni pro-Palestina. Mentre a Torino, i manifestanti hanno raggiunto l’aeroporto, ecco a seguire le dichiarazioni del vicepremier.

Antonio Tajani

“Nessuno vuole minare il diritto di sciopero”

Il ministro Antonio Tajani, come riportato da Today, ha poi affrontato il tema del diritto di sciopero, rispondendo alle polemiche nate dopo le critiche del governo a Cgil e Usb. “Noi non abbiamo mai detto che siamo contro il diritto di sciopero, nessuno vuole minare il diritto di sciopero, è scritto nella Costituzione, lo sciopero è legittimo e sacrosanto, nessuno può impedire ai lavoratori di scioperare“, ha dichiarato.

Ha però evidenziato che anche le critiche a uno sciopero sono legittime: “Quindi è legittimo lo sciopero ed è legittimo da parte di qualcuno criticare uno sciopero. Non è che lo sciopero non può essere politicamente criticato“. Sottolineando che “lo sciopero che arriva lo organizzano una o due sigle sindacali e non tutto il mondo sindacale“.

La frase di Tajani sui “violenti figli di papà”

Nel corso del suo intervento, aggiunge Today, Antonio Tajani ha dichiarato: “I violenti spesso sono figli di papà che se la prendono con i poliziotti, che sono figli del popolo“. Il ministro ha voluto sottolineare la distanza tra chi partecipa alle proteste in modo aggressivo e chi, invece, serve lo Stato. “Io sono sempre e comunque dalla parte delle forze dell’ordine, della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza“, ha affermato con decisione.

Richiamando le parole di Pier Paolo Pasolini, ha aggiunto: “Se devo scegliere tra i violenti che attaccano i poliziotti ed i poliziotti, scelgo i poliziotti (…)”. Il ministro ha anche espresso rispetto per chi manifesta senza ricorrere alla violenza: “E lo dico con grande rispetto con coloro che manifestano pacificamente senza offendere nessuno“.

Ha infine criticato i toni usati in piazza: “Gli slogan che si ascoltavano anche ieri a Roma, ‘odiamo tutti la polizia’, non sono slogan che hanno a che vedere con la voglia di tutelare i diritti sacrosanti del popolo palestinese“.

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ultimo aggiornamento: 2 Ottobre 2025 16:00

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